i è scritto poco sulla FERT. La cosa può stupire se si pensa che nello stabilimento, in quasi mezzo secolo di attività, sono stati realizzati quasi 180 film e hanno lavorato registi, attori, produttori, sceneggiatori di fama internazionale. La produzione FERT riesce però sempre a collocarsi ai margini di "quello che conta", e così per motivi diversi, nei differenti periodi storici, viene spesso trascurata dai numerosi studi condotti sul cinema italiano. La Società nasce nel 1919, alle soglie della crisi irreversibile che distrusse il muto italiano, e non fu partecipe, né poteva esserlo, di quell'esaltazione carica di rimpianto per l'"età dell'oro" del cinema italiano, e di quello torinese in particolare. Dagli anni Trenta fino alla fine della guerra mondiale, la produzione della FERT (che continuò anche durante il periodo della RSI) fu etichettata come "cinema di regime", e restò pertanto coinvolta in quel fenomeno di rimozione del ventennio che ha a lungo influenzato la storiografia italiana. Nel dopoguerra, a parte casi sporadici, la produzione è di serie B, manca però quell'orgoglio consapevole della realizzazione di un prodotto "industriale", di valore medio e costante nel tempo, che fu tipico di molte case del cinema americano. La storiografia italiana è però affascinata dal mito del neo-realismo e solo negli anni più recenti ha incominciato ad interessarsi realmente della produzione di quegli anni. Se a tutto ciò si aggiunge che la FERT non ha saputo sviluppare un'identità tale da caratterizzare la sua produzione e, solo grazie alla personalità di alcuni protagonisti del cinema, è riuscita sporadicamente ad emergere, viene giustificata la scarsità di studi di cui è stata oggetto e, conseguentemente la limitatezza della bibliografia.

er quanto riguarda le storie generali del cinema, sono state prese in considerazione solo quelle pubblicate prima della Seconda Guerra Mondiale, relativamente poco conosciute, trascurando, con una sola eccezione, i lavori del dopoguerra, più noti. Non sono state inoltre citate le enciclopedie, né i repertori di film, di registi, di attori, e le raccolte di interviste, alle cui voci specifiche si rimanda per conoscere meglio le opere ed i rapporti con la FERT. Non vengono elencati in questa bibliografia i documenti d'archivio, per le cui indicazioni precise si rimanda ai vari articoli comparsi nei Quaderni, né gli articoli di minore importanza e le recensioni apparsi su vari giornali e riviste, di volta in volta citati. Oltre alla consultazione delle varie riviste specializzate, fonte primaria per la conoscenza della FERT negli anni Venti sono la rivista del gruppo, Films Pittaluga, uscita dal 1923 al 1925, e successivamente il bollettino Edizioni Pittaluga.

ibliografia

----, La mostra del cinema, s.i.d. [Torino], s.i.l. [1949].

E' un opuscolo di accompagnamento alla Mostra del cinema tenuta a Torino nel 1949, nella galleria sotterranea sotto piazza Carlo Felice/via Roma, oggi adibito a parcheggio.

----, La cinematografia italiana, in " Rassegna della ricostruzione italiana", 1950/numero speciale in occasione del XIV Festival del Cinema di Venezia.

All'interno del fascicolo due pagine sono dedicate alla FERT, illustrandone dotazione tecnica e potenzialità produttive.

---, Memoria presente. Fascismo, antifascismo e Resistenza nel documentario italiano, Comune di Reggio Emilia, Assessorato alla cultura/Istituto per la Storia della Resistenza, Reggio Emilia 1994.

Con schede sui documentari antifascisti prodotti in FERT, Aldo dice 26x1, e Giorni di furore.

AA. VV., Torino città del cinema, Il Castoro, Milano 2001.

E' il catalogo della mostra tenuta al Centre Pompidou di Parigi dal 21 marzo al 4 giugno 2001, con diversi contributi (P.Bertetto, S.Della Casa, J.Gili, F. Prono, G.Rondolino, M.Scaglione, L.Termine).

A. R., Il cinema a Torino, "L'opinione", 1946/16 novembre.

L'anonimo articolista esprime la speranza che Torino diventi, in futuro, un polo produttivo del cinema italiano.

P. ABRATE / G. LONGO, Cento anni di cinema in Piemonte, Abacus, Torino 1997.

Storia quasi solo aneddotica del cinema piemontese, Largo spazio viene dato alle persone legate alla FERT.

A. AIROLA, La F.E.R.T. 1945-1956: i film, Tesi di laurea, Università di Torino, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 1999/2000.

A. AIROLA/Emiliano DARCHINI, Il caso FERT, in L. De Giusti (a cura di), Storia del cinema italiano. Vol. VIII – 1949/1953, Marsilio/Ed. di Bianco e Nero, Venezia/Roma 2003.

Un breve box nella monumentale storia del cinema italiano della SNC.

V. ARALDI, Cinema, arma del nostro tempo, La Prora, Milano 1939.

A. BARRETTA, A Torino si lavora silenziosamente e intensamente, "Primi piani", 1944/11.

L'articolo, come quello seguente dello stesso autore, è fonte preziosa per l'attività cinematografica a Torino durante il periodo di salò.

A. BARRETTA, A Cine Torino nascono film e spuntano nuove stelle, "Primi piani", 1944/12.

C. BIANCHI, La mostra del cinema, "Torino", 1949/6.

Recensione della Mostra del Cinema organizzata a Torino: si cita un set ricostruito, all'interno della mostra, con materiali FERT.

O. CAMPASSI, Visita alla F.E.R.T., "Cinema", 1940/104.

L'articolo descrive, con accuratezza e col corredo di numerose fotografie, lo stato dello stabilimento alla vigilia del rilancio produttivo dei primi anni Quaranta.

F. CERCHIO, Aldo dice 26x1, in Piemonte partigiano, ANCR/Regione Piemonte, Torino 1995.

Interessante testimonianza diretta dell'autore sul primo film - in parte con riprese dal vero, in parte con materiale di repertorio - realizzato in FERT dopo la liberazione.

R. CHITI / M. QUARGNOLO, Il cinema di Salò, "Bianco e Nero", 1961/11-12.

Con informazioni e dati sulla produzione torinese del periodo.

E. DARCHINI, La F.E.R.T. 1945-1956: i teatri di posa, Tesi di laurea, Università di Torino, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 1999/2000.

S. DELLA CASA / L. VENTAVOLI, Officina torinese, Lindau, Torino 2000.

Una storia del cinema torinese per aneddoti, di piacevole lettura e ricca di informazioni.

E. G., Per la riconquista del primato cinematografico, "La Gazzetta del Popolo", 1931/30 novembre, 1°, 2, 3, 4, 7 dicembre.

Come la serie di articoli di Gromo per "La Stampa" e l'opuscolo di Ponzano, non tocca direttamente la questione FERT, ma si occupa delle speranze di ricominciare a produrre cinema a Torino.

A. FARASSINO / T. SANGUINETI, Lux Film. Esthétique et système d'un studio italien, Editions du Festival international du film de Locarno, Locarno 1984.

Con una scheda su Luigi Rovere e sui suoi film, in parte realizzati alla FERT.

A. FARASSINO (a cura di), Lux Film, Fondazione Pesaro Nuovo Cinema/Il Castoro, Pesaro/Milano 2000.

Nuova edizione ampliata del testo pubblicato solo in francese di A. Farassino e T. Sanguineti, con documenti inediti provenienti dall’archivio Lux.

G. C. FRANCESCHETTI, I nomi sullo schermo, Associazione F.E.R.T., Torino 2002.

Un CD Rom per trovare tutti i nomi di chi ha lavorato nei film realizzati dal 1919 al 1973 nello studio FERT.

A. FRIEDEMANN, Stabilimenti e teatri di posa, Associazione FERT, Torino 1999.

Il primo studio organico sui complessi cinematografici torinesi, ricco di documentazione d'archivio inedita.

A. FRIEDEMANN, Il periodo del muto, Associazione F.E.R.T., Torino 1999.

Con i tre volumi successivi, raccoglie ed illustra, con numerosi documenti testi ed immagini inedite la storia di cinquant’anni dello stabilimento FERT.


A. FRIEDEMANN, Non solo telefoni bianchi, GS Editrice/Associazione F.E.R.T., Santhià/Torino 1999.


A. FRIEDEMANN, Fra Torino e Venezia, Associazione F.E.R.T., Torino 2000.


A. FRIEDEMANN, Verso il viale del tramonto, Associazione F.E.R.T., Torino 2001.

A. FRIEDEMANN (a cura di), C’era una volta Angelo Musco: il film, Associazione F.E.R.T., Torino 2001.

Un ampio studio su un film del 1953 considerato perduto e ritrovato solo nel 2001.

A. FRIEDEMANN, Le case di vetro, Associazione F.E.R.T., Torino 2002.

Nuova edizione, completamente rifatta e ampliata, dello studio sugli stabilimenti cinematografici torinesi.

A. GANDUSIO, Cinquant'anni di palcoscenico, Ceschina, Milano 1959.

I ricordi di un grande attore, nel periodo della guerra protagonista di diversi film in corso Lombardia.

P. GERBALDO, Un esempio di casa cinematografica a Torino negli anni '20: la FERT, Tesi di laurea, Università di Torino, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 1989/1990.

Una tesi esemplare sulle vicende societarie della FERT e sui rapporti col gruppo Pittaluga, ricca di ricerche d'archivio e di documenti inediti.

G. GEROSA, I fantasmi di Salò, "Cinema nuovo", 1956/75.

Articolo utile, ma con numerose imprecisioni ed errori, sul cinema di Salò.

G. GEROSA, Da Giarabub a Salò, Edizioni di Cinema Nuovo, Milano 1963.

Ristampa integrale, con gli stessi errori!, dell'articolo precedente, in un libro dedicato ai film realizzati durante la guerra.

L. GHEZZI / L. ZAMPIERI, Prima del sonoro: l'industria cinematografica italiana negli anni Venti, "Bianco e Nero", 1979/2.

Un'acuta analisi dell'economia cinematografica italiana degli anni Venti.

E. GHIONE, Le cinéma italien, in L'art cinématographique, Alcan, Paris 1930.

Il primo tentativo di impostare una storia del cinema italiano. Il povero Ghione, amareggiato per essere stato dimenticato e gravemente ammalato, nonostante la buona volontà, cade in diversi errori, anche gravi, di prospettiva storica: purtroppo la notorietà dell'autore, considerato testimone attendibile delle vicende raccontate, e la fama dell'opera in cui il testo era inserito, ha influito su diversi storici, che ne hanno accettato acriticamente le posizioni.

M. GROMO, Risorgerà a Torino un'industria cinematografica?, "La Stampa", 1932/1°, 2, 3, 4 dicembre.

Come gli articoli di E.G. per la "Gazzetta del Popolo", usciti negli stessi giorni, e l'opuscolo di Ponzano, non tratta direttamente della FERT, ma mira ad impostare un discorso più ampio sul rilancio del cinema a Torino.

L'INVIATO, Il cinema repubblichino, "Film d'oggi", 1945/11.

Anche se decisamente fazioso, e pronto all'insulto, è un utile documento sul cinema fatto a Torino durante il periodo di Salò.

E. G. LAURA, Il cinema: una cortina di fumo, in L'immagine bugiarda, ANCCI, Roma 1986.

Il testo più ampio e documentato sui mezzi di comunicazione durante la RSI, con un ottimo capitolo sul cinema.

J. MITRY, Histoire du cinéma. Art et Industrie. II - 1915/1925, Editions universitaires, Paris 1969.

Nel secondo volume della sua grande storia del cinema, a pagina 145, Mitry dà una propria interpretazione dell'acrostico del nome della azienda, senza indicare da dove l'abbia tratto: Federazione degli Editori di Roma e Torino.

P. NELLI, Per la mia prima regia ho scelto il vecchio regno, "Cinema", 1953/8 nuova serie.

Il regista de Il vecchio regno, distribuito poi col titolo La pattuglia sperduta, scrive dei problemi legati alla produzione di un film storico in un periodo di culto per il neorealismo.

N. OTTAVI, L'industria cinematografica e la sua organizzazione, Edizioni di Bianco e Nero, Roma 1940.

Ottimo testo sugli aspetti tecnici e industriali del cinema italiano, con dati di prima mano: della FERT fornisce la pianta degli stabilimenti, la loro attrezzatura tecnica, ed il personale impiegato.

P. PONCINO, Torino e il cinema 1900-1930. Le società torinese del cinema muto nei documenti d'archivio, Tesi di laurea, Università di Torino, facoltà di Economia e Commercio, a.a. 1993/1994.

Buon lavoro, impostato su ampie ricerche d'archivio, ricco di documenti inediti. Per quanto riguarda la FERT, si limita a riportare giudizi e documenti già noti.

P. PONCINO, Le case di produzione torinese del cinema muto, "Studi piemontesi", 1995/2.

Elaborazione della tesi di laurea dello stesso autore citata. Si occupa solo marginalmente della FERT.

F. PONZANO, L'industria cinematografica a Torino, in proprio, s.i.l.[Torino], s.i.d.[1932].

Come gli articoli di E.G. e di Gromo sui quotidiani torinesi, non si occupa direttamente della FERT, ma affronta il problema del cinema a Torino, proponendo anche iniziative concrete. L'autore fonderà, anni dopo, una propria casa di produzione, realizzando un unico film, Uragano ai tropici.

G. RONDOLINO / V. COTTAFAVIi, Cinema e televisione, Cappelli, Bologna 1980.

Con notizie sull'attività di Cottafavi a Torino, durante il periodo Venturini.

T. SANGUINETI (a cura di), L'anonimo Pittaluga. Tracce, carte, miti, "Cinegrafie", 1998/numero speciale.

Fornisce, fra l'altro, utili notizie inedite sulla produzione di documentari a Torino durante gli anni Venti.

G. SIGNORELLI, La cinematografia italiana nelle origini e nella sua fase evolutiva, "Rivista cinematografica", 1932/12.

Fra i primi tentativi di fare una storia del cinema a Torino.

M. SOLDATI, Le due città, Garzanti, Milano 1964.

Il romanzo contiene interessanti spunti, tratti dall'esperienza personale dello scrittore/regista, sia sulla produzione cinematografica a Torino alla fine degli anni Venti, sia sulla emigrazione dei tecnici torinesi a Roma dopo la cessazione del lavoro in FERT. La figura del produttore è chiaramente ispirata a Riccardo Gualino, il fondatore della Lux.

A. TONTI, Odore di cinema, Vallecchi, Firenze, 1964.

Un testimonianza sui pochi film girati dal grande operatore a Torino.

S. VALERIO, Cinema torinese: la FERT, "Cinemasessanta", 1980/12.

Il primo studio organico sullo stabilimento e sulla società. Anche se superato da studi più recenti, resta esemplare per l'impostazione complessiva.

S. VALERIO, La nascita della Lux Film, "Cinemasessanta", 1982/144.

L. VENTAVOLI, Pochi, maledetti e subito, Museo Nazionale del Cinema, Torino 1992.

Notevole testo sul periodo (1952/1957) in cui il complesso di corso Lombardia fu locato in esclusiva dal produttore Giorgio Venturini, che vi realizzò numerose pellicole. Purtroppo l'utilità del libro, interessante e ricco di informazioni, è limitata dalla mancanza di indicazioni delle fonti e di bibliografia.

L. VENTAVOLI, La curiosa industria. Italo Cremona, un pittore al cinema, Lindau, Torino 1996.

Il primo studio sull'attività di scenografo di Cremona, con riferimenti anche al lavoro cinematografico, come scenografi e costumisti, di altri pittori torinesi, come Levi, Paulucci, Mollino. Il testo soffre degli stessi limiti dell'altro testo di Ventavoli citato.